E, secondo l´Adoc, sono circa il 38 per cento quelli che resteranno per Capodanno nella Città Eterna. «La crisi ha fatto registrare nella Capitale un calo delle vendite pari al 20 per cento», commenta Leonardo Antonelli, responsabile vendite di Borsa Viaggi. La crisi nel settore del turismo c´è e si è fatta sentire, nonostante l´inversione di tendenza dell´ultima settimana che ha visto un´impennata nelle prenotazioni e il tutto esaurito in molte strutture alberghiere. «Dal 15 dicembre in poi c´è stata una continua e leggera salita, anche perché numerosi pacchetti sono stati venduti con molto sconto - continua Antonelli - e così siamo riusciti a recuperare un 10 per cento». Paralizzato non solo il turismo in uscita, ma anche quello degli stranieri che visitano Roma. «Nel mese di dicembre abbiamo ridotto il prezzo base delle camere del 40 per cento per cercare di attrarre il maggior numero di persone - sottolinea Stefano Tarquini, general manager della Ho.ta, società alberghiera che gestisce centinaia di camere in diverse strutture della città - e per il fine settimane dell´Epifania invece del 50 per cento. E così sembra esserci una leggera ripresa». La meta più richiesta dai romani sembra essere quella rilassante dell´agriturismo o del soggiorno termale. E a confermare le previsioni sono le agenzie di viaggio della città. «C´è stata una diminuzione nelle vendite. Una famiglia che fino a qualche tempo fa poteva permettersi una vacanza a Disneyland, quest´anno preferisce altre mete», spiega Cinzia Di Giovanni, direttrice dell´agenzia Magic Mistery Tour, in via Nomentana. Parole confermate anche da Claudio De Giusti, responsabile dell´agenzia Punto nel mondo in viale Libia: «Stiamo vendendo alle famiglie molti pacchetti per le vacanze natalizie in agriturismo. Le regioni più richieste sono la Toscana e l´Umbria, vicine e comode da raggiungere».
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