domenica 8 novembre 2009

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CRISI ECONOMICA?RINUNCIO AL DENTISTA

La crisi economica e l’elevato costo delle cure stanno allontanando la popolazione dalle terapie odontoiatriche e si temono effetti negativi a medio e lungo termine

La Società di Odontoiatria di Comunità Italiana (SOCI), formata da dentisti che operano nel sistema pubblico ospedaliero, universitario e territoriale lancia un grido di allarme sui danni a medio termine che la mancanza di cure o peggio di terapie inappropriate può causare. .Al problema sarà dedicato il convegno nazionale “La salute orale nella ricerca dell’eccellenza”, al via a Modena.



"Secondo una recente ricerca molti italiani spinti anche dalla crisi socio-economica, sono costretti a fare a meno delle cure odontoiatriche o ricorrono ai cosiddetti ‘viaggi del sorriso’ soprattutto nei paesi dell'Europa dell'Est. Il sistema odontoiatrico pubblico italiano è in grado di rispondere soltanto al 5 per cento circa del bisogno e non sempre in modo uniforme e con competenza professionale. Proprio in questa situazione difficile", spiega Di Michele, "sarebbe importante potenziare i servizi sanitari con un maggiore contributo alla odontoiatria di comunità, puntando a raggiungere una copertura del 10 per cento della popolazione, che abbia come obiettivo il diritto alla salute orale per quelle fasce di popolazione in vulnerabilità sanitaria e sociale". L'odontoiatria pubblica presenta grandi differenze fra le varie regioni e i dentisti pubblici che operano in ospedali, università e ambulatori distrettuali territoriali vorrebbero poter operare in un'uniformità assistenziale all'interno dei servizi sanitari regionali. "L'assistenza odontoiatrica nel pubblico", conclude Di Michele,"rappresenta realtà molto avanzate professionalmente e tecnologicamente, con sistemi informatizzati e team affiatati, ma spesso anche situazioni poco sviluppate e trascurate che richiedono grandi sacrifici per il loro ripristino”.

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