lunedì 9 novembre 2009

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Crisi, Trichet: evitata la depressione La Ue all'Italia: deficit sotto 3% nel 2012

Abbiamo evitato una depressione «molto, molto minacciosa» e le statistiche recenti confermano la fine della caduta libera delle nostre economie. È quanto ha detto il presidente della
Banca centrale europea Jean-Claude Trichet, sottolineando che le misure eccezionali prese dalle autorità finanziarie hanno prodotto una stabilizzazione.

Per questo - dice il presidente della Bce al termine della riunione alla Banca dei regolamenti internazionali a Basilea - è ora di cominciare a pensare a una "exit strategy" con cui riassorbire le misure straordinarie predisposte durante la fase più acuta della crisi finanziaria: un'inversione di rotta che dovrà essere «graduale - avverte Trichet - ma
anche tempestiva» per evitare di alimentare l'inflazione futura. Al momento giusto le banche centrali dovranno insomma iniziare a ritirare l'enorme liquidità che, specie dopo il crollo di Lehman Brothers nel settembre 2008, hanno iniettato sui mercati per rimettere in moto il credito.

La Ue all'Italia: deficit sotto il 3% entro il 2012. Un'azione efficace per riportare il rapporto deficit-pil sotto il 3% entro il 2012, con una correzione strutturale media dello 0,5% annuo, e per ricondurre verso un trend di discesa l'elevatissimo debito pubblico. È quanto la Commissione Ue - secondo ciò che si apprende da fonti comunitarie - si appresterebbe a chiedere all'Italia, con una raccomandazione che l'esecutivo europeo dovrà adottare mercoledì insieme ad altre otto raccomandazioni indirizzate ad altrettanti Paesi - tra cui la Germania - che sforeranno la soglia del 3% nel 2009. Bruxelles, nelle sue ultime previsioni, indica per l'Italia un deficit al 5,3% nel 2009 e 2010 e al 5,1% nel 2011. Mentre il debito pubblico, a politiche invariate, salirà dal 114,6% del 2009 al 117,8% del 2011.

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