martedì 17 novembre 2009

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La crisi finanziaria spiegata in 11 minuti

Non è facile spiegare ai non esperti come è nata la crisi finanziaria che ha colpito il mondo intero. Parole e concetti come mutui subprime, leveraging, collateralized debt obligations, credit default swaps – per fermarsi ai più frequenti - possono scoraggiare anche i più volenterosi. Per questo la divulgazione di quanto sta davvero accadendo in questa difficile fase è una sfida molto interessante. È stata raccolta da Jonatan Jervis che – come tesi finale all'Art Center College of Design – ha elaborato il video che presentiamo qui – The Crisis of Credit Visualized - un cartone animato molto curato e attento che cerca di spiegare tutto con parole e immagini molto semplici.

Il lavoro si concentra sulla prima fase della crisi, quella legata ai mutui subprime. Resta a un livello elementare, ma le relazioni fondamentali tra i fenomeni non solo sono mantenute, ma sono anche spiegate con efficacia. Se a qualcuno potrà forse apparire un po' scontato che il leveraging venga illustrato come una leva che "lancia" un sacchetto del denaro, a ben vedere si tratta di un passaggio necessario, anche per spiegare nascano certi concetti finanziari. Per gustarsi il video si guardi però alla fase in cui viene descritta la trasformazione dei mutui nelle collateralized debt obligations (Cdo) che è il pezzo forte del video.
I Cdo vengono descritti semplicemente come una scatola in cui vengono raccolti i mutui e che sono poi trasformati – dai maghi della finanza, ovviamente dotati di bacchetta magica - in tre serbatoi a cascata: in alto quello dei mutui sicuri, con rating AAA; poi quelli dei mutui ok, con rating BBB, e infine quelli dei mutui non sicuri, senza rating. Le rate dei mutui, sotto forma di latte, scendono nella prima scatola e solo quando raggiungono un certo livello cadono anche al serbatoio inferiore, e poi – con le stesse modalità – a quella inferiore. Quando invece il flusso di latte rallenta, solo il primo contenitore può essere parzialmente riempito.
Un'immagine semplice ed efficace: i tre serbatoi sono poi venduti separatamente a tre diversi investitori con diverse propensioni al rischio, e vivono di vita propria. Quando si passa ai mutui sub-prime per le famiglie meno responsabili – nel video, quelle con i genitori che fumano e tanti, troppi bambini – tutto questo diventa una bomba a orologeria che interrompe il ciclo di pagamenti che, dai mutuatari, va alle grandi istituzioni finanziarie.
Tutto è raccontato davvero con grande semplicità, sia pure a costo di grandi semplificazioni.
Una per tutte: l'impacchettamento delle obbligazioni strutturali legate ai mutui è più complessa, mescola in realtà strumenti sicuri con altri meno sicuri e i rating hanno creato in realtà una gran confusione che dal video non risulta. Il lavoro non permette quindi di capire il ruolo e, soprattutto, le polemiche contro le grandi agenzie di valutazioni del credito che sono rimbalzate nell'opinione pubblica.



C'è solo un accenno, poi, ai credit default swap, che nell'economia del lavoro potrebbero tranquillamente essere ignorati, quasi solo per fingere una completezza che invece non c'è.
Il vero difetto del video, però, è che si interrompe troppo presto. La sua efficacia nello spiegare quanto sta accadendo, in ogni caso è tale che sarebbe stato prezioso un lavoro più lungo, e un po' più articolato. Peccato.

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