martedì 17 novembre 2009

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Marcia indietro sull'ADSL: i fondi arriveranno solo dopo la crisi

Il governo ha revocato gli 800milioni del piano per la diffusione a breve termine della banda larga. Il tutto a distanza di poche settimane dagli annunci più ambiziosi di Brunetta
. Qualche settimana fa il Ministro Brunetta aveva destato qualche scetticismo nel mondo della Rete, promettendo la banda larga per tutti entro il 2010. Tutti i dubbi presentati dal mondo dei blog, derivati da anni di annunci lasciati cadere dai governi di ogni colore, sembrano fondati. Puntuale come la fibra ottica, è arrivato l'annuncio del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, che ha revocato ogni promessa di fondi per la diffusione della connettività. Da mesi, infatti, il governo prometteva 800milioni di euro per la diffusione della banda larga, il cosiddetto "piano Romani". Il piano Romani era persino meno pretestuoso di quello di Brunetta: si parlava di 20Megabit di banda larga al 96% della popolazione entro il 2012. Secondo Letta questi fondi saranno forniti solo quando l'Italia uscirà dalla crisi economica. Eppure, proprio alcuni giorni fa, sia alla Smau sia allo Iab esperti del settore e personalità del mondo politico ci ricordavano che proprio la tecnologizzazione sarebbe stata l'antidoto perfetto alla crisi economica.

Nel 2009 ancora il 5% del territorio italiano è destinato ad affrontare un digital divide di lungo periodo: non ha accesso, cioè, a collegamenti Internet tanto affidabili da essere utili a livello professionale, educativo e culturale. La Lombardia è ancora considerata una regione a copertura intermedia, con una popolazione coperta tra il 92 e il 97%
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