mercoledì 4 novembre 2009

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Cig, più 322% in un anno, MA L'INPS VEDE LA RIPRESA


ROMA - A ottobre sono state autorizzate 94,7 milioni le ore di cassa integrazione, il 322% in più rispetto allo stesso mese del 2008 quando le ore furono 22,4 milioni. Il picco dell'aumento è quello relativo alla cig in deroga (+700%) ed alla cig ordinaria (+419%). In totale, dall'inizio dell'anno, sono state autorizzate 716,7 milioni di ore di cig, contro 166,7 milioni di ore dello stesso periodo del 2008 (+330%). I dati nuovi sono stati diffusi dall'Inps che però rileva alcuni segnali positivi.

L'ottimismo dell'Inps Rispetto a settembre, sottolinea l'Inps, a parte la cig in deroga, "tutti gli altri indicatori" sono "in flessione": la cig ordinaria segna -16,88%, resta pressochè stabile la cig straordinaria non in deroga (+1,7%), cala sensibilmente la cig in edilizia (-25,18%). "Il sistema degli ammortizzatori sociali tiene bene - dice il presidente Antonio Mastrapasqua - e la crescita della cig in deroga dimostra l'efficace copertura assicurata a una platea di beneficiari, aziende e lavoratori, che hanno trovato lo strumento idoneo per affrontare la crisi". Tra i segnali positivi Mastrapasqua cita quelli provenienti dall'edilizia: "Se si guarda al mese di ottobre appena trascorso e lo si confronta con l'ottobre 2008 si nota che in molte regioni il ricorso alla cig in edilizia è diminuito anche rispetto all'anno scorso".

L'allarme dei sindacati Tra i nuovi dati, l'Inps ha diffuso anche quelli su disoccupazione e mobilità del mese di settembre, per le quali ci sono state rispettivamente 90mila domande e 4.500. Anche qui, l'Inps vede dei "segnali confortanti", rilevando ad esempio che rispetto ad agosto le domande di mobilità sono 500 in meno e c'è un calo mensile del 10% sulla disoccupazione rispetto al resto dell'anno. Ma diversa è la lettura dei sindacati. Per parlare di attenuazione della cris, dice Guglielmo Lioy, segretario confederale della Uil, bisognerebbe prima chiarire "quante ore di cig siano state effettivamente utilizzate, quante persone sono rientrate stabilmente in azienda o quante, invece, sono rimaste senza lavoro".
Perchè sempre di 561mila persone complessivamente sospese dal lavoro si tratta a fronte di "un rischio di crisi irreversibile delle imprese".

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