mercoledì 25 novembre 2009

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Crisi, l'invito di Confindustria "Tempo di cambiare marcia"

La presidente Emma Marcegaglia spiega: "Rimanere fermi e legati al passato non va bene. Il peggio è alle spalle, ma le scelte che si faranno in questi mesi saranno determinanti"

Fiumicino, 24 novembre 2009 - "È arrivato il momento di cambiare marcia tutti insieme, serve uno sforzo corale di tutto il Paese". È il messaggio lanciato dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia dall’Assemblea annuale della Uir. "Bisogna - ha aggiunto - proiettare e progettare il nostro futuro, è la nostra priorità".


Secondo la leader degli industriali, "rimanere fermi e legati al passato non va bene perchè rischiamo di condannarci a una crescita troppo bassa. Stare fermi in una logica di inerzia non è una soluzione per il Paese".


Marcegaglia ha ribadito che "siamo in una fase nuova della crisi, non è finita il peggio è alle spalle anche se la visibilità è limitata. Entriamo in un fase altrettanto complicata e difficile: le scelte che si faranno in questi mesi saranno infatti determinanti". O per riprendere a crescere di più rispetto ai livelli precrisi o per «andare in una direzione di crescita troppo bassa e inferiore". "Non vogliamo vedere conflitti - ha continuato - deve prevalere il senso dell’interesse comune".


La presidente di Confindustria ha indicato alcuni interventi da attuare nella politica economica: "Ci sono due situazioni da gestire, una di breve termine e una di medio termine". Parlando del breve termine, Marcegaglia ha spiegato che "pur mantenendo una politica di rigore ci sono alcune cose da fare. Innanzitutto sul tema del credito bisogna continuare a lavorare su alcuni strumenti messi in campo come la moratoria. Dai primi dati emerge che l’80% dei nostri iscritti la ritiene utile e il 35% ne ha avviato richiesta".


La numero uno di Confindustria chiede una revisione di Basilea II: "Non chiediamo la cancellazione - ha detto - ma di rendere più morbidi almeno per un certo periodo alcuni parametri". Poi bisogna continuare a lavorare sul fondo di garanzia: "uno strumento molto utile che può essere usato anche per garantire alcuni aumenti di capitale". Marcegaglia ha poi chiesto la decontribuzione del salario di secondo livello, il bonus per la capitalizzazione delle imprese e «una scelta forte» sul tema della ricerca.


Poi c’è il tema dei crediti della pubblica amministrazione: "È un problema molto serio - ha detto - e chiediamo al ministro Tremonti di lavorare insieme a noi per cominciare il pagamento in modo graduale, magari a rate".



La presidente di Confindustria ha quindi messo in evidenza che c’è un "pezzo" delle imprese che necessita di aggregarsi: "Stiamo lavorando con il ministro per arrivare ad un fondo per le imprese, un fondo per la capitalizzazione, c’è un lavoro in corso ed è importante che nel più breve tempo possibile si arrivi ad una soluzione". Quanto agli interventi di medio termine, Marcegaglia è tornata a chiedere una riduzione della spesa pubblica corrente e improduttiva che "cresce e mangia risorse che noi dobbiamo investire in ricerca, innovazione, infrastrutture e fondi per ricapitalizzazione".

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