domenica 20 novembre 2011

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Ritrovato buono del tesoro che vale 800 mila euro

È rimasto sul fondo di un cassetto per 163 anni, e oggi vale una fortuna: almeno 800-850mila euro. È un buono del tesoro dello Stato pontificio datato 1848, il titolo più antico d’Italia. Intestatario, un
sarto a libro paga di papa Pio IX. Giovanni Sentimentale. Dopo una commessa sartoriale di pregio, Sentimentale decise di investire il compenso, 100 scudi, in un titolo di credito pontificio.

Poco prima di morire tornò a Brescia, dov’era di casa, e lo nascoste nel doppiofondo di un cassettone. Il buono rimase nel nascondiglio per oltre un secolo e mezzo, all’insaputa di parenti e nipoti. A ritrovarlo per caso, il pronipote Alberto, un medico romano cinquantenne, che quest’estate è stato nella casa del bisnonno per dei lavori di ristrutturazione.

Il titolo oggi tra interessi e rivalutazione secondo gli esperti vale non meno di 800-850mila euro. Il discendente di Sentimentale vorrebbe riscuoterlo allo Ior, ma l’istituto che garantisce le obbligazioni vaticane sostiene sia andato prescritto. A decidere se Sentimentale potrà mettere le mani o meno sull’inattesa eredità sarà il Tribunale di Roma, dove è in corso una causa per i libretti postali e i titoli di credito cosiddetti «dormienti», ovvero riesumati dal passato.

La class action dei risparmiatori che hanno trascinato a processo il Ministero delle Finanze, la Banca d’Italia e lo Ior è seguita da due legali romani, Marco Angelozzi e Anna Orecchioni.

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