martedì 8 novembre 2011

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Ex assicuratori continuavano a intascare i premi dei clienti: frode da 5,5 milioni

PADOVA - Ci sono anche evasori fiscali, parenti ed amici personali, tra le vittime di una maxi frode da 5 milioni e mezzo di euro architettata e realizzata da due ex assicuratori e dal figlio di uno di loro in tutto il
Nordest. I tre sono stati arrestati dalla Guardia di finanza di Padova in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare, firmate dalla Procura della Repubblica del capoluogo euganeo. Il pm Federica Baccaglini ha ottenuto la custodia in carcere, firmata dal gip Paola Cameran, per Mauro Malachin, 49 anni, di Solesino (Padova) e Sergio Ferraresi (59), residente a Ferrara. Ai domiciliari è invece il figlio di Sergio Ferraresi, Luca, 37 anni, residente a Stienta, nel rodigino.

Il meccanismo del raggiro era semplice: il terzetto faceva sottoscrivere polizze assicurative a un nutrito gruppo di clienti e, al posto di versare i premi sul conto corrente della compagnia, li dirottava su conti correnti privati. Anche dopo la revoca del rapporto e l'inoltro di una querela da parte della compagnia assicuratrice, accortasi delle condotte illecite, gli ex assicuratori, hanno continuato imperterriti a farsi pagare premi e far sottoscrivere polizze.

Il ritratto che emerge dalle indagini fotografa una realtà desolante: assicuratori che si imbrogliano a vicenda, truffano la compagnia assicuratrice e clienti che a loro volta investono e perdono milioni di euro, frutto di evasione fiscale e truffe ai danni di enti pubblici. Tra questi anche finti poveri, ricchi nella realtà e indigenti per le strutture sociali. Gente, insomma, che fingendosi povera non aveva scrupoli a chiedere la sovvenzione per gli studi dei figli o per la mensa scolastica, e poi investiva centinaia di migliaia di euro in polizze assicurative adducendo giustificazioni originali come l'aver ritrovato casualmente 200.000 euro nell'armadio del vecchio padre deceduto.

I tre destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare erano già finiti in Tribunale per una causa civile milionaria. Contro Malachin e Ferraresi, ex titolari di una agenzia assicurativa Unipol, e contro la stessa compagnia assicurativa alcuni dei frodati hanno intentato causa civile.

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