venerdì 30 aprile 2010

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L'altra faccia della Crisi. La peggiore

Nell'Italia delle escort,delle veline che diventano parlamentari,dei realityshow,degli imprenditori che dichiarano meno delle colf,dei calciatori che ci subissano continuamente,giorno e notte,con pubblicità più o meno invasive,c'è anche chi,soprattutto nel nord Italia all'età di 50 anni si. suicida a causa della perdita del lavoro.Persone che si nascondono nel silenzio dei media,persone che non fanno notizia,eppure grazie all'abilità dei governanti a voler voluto questo bel sistema di lavoro precario,di cooperative,di lavoro sottopagato e con turni massacranti,di clientelismo e di raccomandati ,c'è anche gente che non vedendo nessuna speranza nel futuro,oppressi dai debiti contratti con le finanziarie,con la perdita della fiducia in se stessi,non ce la fa,perde la testa e si uccide.Voglio lanciare un grido disperato,che chiama attorno a se una generazione:quella dei cinquantenni senza più lavoro,senza futuro,perchè in questa Italia,se perdi il lavoro,e sei lontano dalla pensione,nessuno ti aiuta,quei pochi aiuti economici statali,sono solo dei palliativi.Sei costretto a passare alla mensa della Caritas,e forse anche a passare le notti nella tua auto,se ancora ce l'hai.Certo che i media,soprattutto certe reti televisive,non danno il minimo risalto a questi problemi,forse perchè l'opinione pubblica non deve sapere,deve soltanto ubriacarsi di spot pubblicitari,di programmi demenziali,di veline e di calcio.Bisogna fare più informazione dei reali problemi che attanagliano questo paese,bisogna fare dei programmi seri,bisogna dare più opportunità alle persone che ne hanno bisogno,in modo che fatti come quello che ho narrato sopra non accadano più
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