Anche per i bambini ci sarà da spendere di più visto che il classico uovo di Pasqua segna per quest’anno nella tabella dei rincari aumenti che partono da una media minima del 3% fino ad arrivare all’8%. In ogni caso, con qualche piccolo accorgimento, c’è la possibilità di non darla vinta ai rincari e di garantirsi prodotti freschi ed al giusto prezzo.
In merito, la Federconsumatori raccomanda, per quanto possibile, di acquistare generi alimentari per la Pasqua 2010 rigorosamente a “chilometri zero”, ovverosia quelli venduti nei cosiddetti farmer market direttamente dagli agricoltori; trattasi di prodotti locali che non vengono trasportati per lunghe distanze e che quindi sono freschi, non inquinano e possono costare il 30% in meno circa rispetto ai canali di vendita tradizionali.
Per quanto riguarda invece le uova e le colombe, la raccomandazione della Federconsumatori è quella di controllare sempre prima dell’acquisto la data di scadenza e l’etichetta leggendo bene l’insieme degli ingredienti. Per la carne, il rivenditore di fiducia è vivamente consigliato al fine di evitare di acquistare carne di dubbia provenienza; in ogni caso, l’Associazione dei Consumatori sconsiglia gli acquisti di carne a ridosso della Pasqua visto che di solito i prezzi tendono puntualmente a lievitare.
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