martedì 14 dicembre 2010

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La sconfitta della mozione di sfiducia al governo ha i nomi di Maria Grazia Siquilini e Catia Polidori di Fli


ROMA - Due deputate e tre cosiddetti "responsabili". La sconfitta della mozione di sfiducia al governo ha i nomi - a sorpresa - di Maria Grazia Siquilini e Catia Polidori di Fli e di Domenico Scilipoti, Massimo Calearo e Bruno Cesario che, alla vigilia della crisi, si sono inventati un movimento da hoc, "cosidetto "gruppo di responsabilità".
La sorpresa principale - oltre a Moffa, che non ha votato e Catone che si è schierato con la maggioranza - sono proprio le donne finiane. Pesa la loro scelta che lacera il movimento del presidente della Camera. Dopo il 'no' motivato di Maria Grazia Siliquini, a peggiorare la situazione è arrivato il salto della barricata della Polidori. Sconcerto e rabbia tra i futuristi: "Se Catia ce l'avesse detto ieri sera alla riunione - osserva gelido Benedetto Della Vedova uscendo col volto scuro dall'aula - sarebbe stato, come dire? Più elegante...". Più indignato Luca Barbareschi, che parla di voto "vergognoso" e spiega a chiare lettere che la Polidori è stata "minacciata": "La Polidori è stata minacciata per le sue aziende. Le hanno detto che le chiudevano le sue aziende. Sappiamo per certo che la Polidori, la cui azienda di famiglia è il Cepu, ha ottenuto rassicurazioni che la favoriscono".

Dopo il voto della deputata si è anche accesa una rissa in Aula tra i deputati di Fli e i leghisti
(guarda il video) 1. Stando alle ricostruzioni il finiano Giorgio Conte avrebbe insultato la Polidori. Sono dovuti intervenire i commessi per evitare il contatto tra i parlamentari.

Il voto dei "responsabili" invece era atteso. Ma i tre l'hanno condito di un'incertezza fino alla fine. Primo parlando di "voto doloroso ma rivoluzionario", poi saltando la prima chiama, poi votando contro la mozione tra gli applausi della maggioranza. E concludendo la giornata nello studio di Silvio Berlusconi.

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