lunedì 30 gennaio 2012

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Pensionati in rivolta contro Celentano: 300mila euro al giorno per il Festival

ROMA Cominciano a serpeggiare i primi malumori per il lauto compenso che Adriana Celentano riceverà per partecipare a Sanremo. A prendere la parola Carlo Fatuzzo, segretario nazionale del Partito Pensionati: "In un momento - ha dichiarato ad Adn Kronos - in cui gli italiani vivono una situazione di estrema difficoltà soprattutto pensionati e lavoratori, appare quantomeno fuori luogo lo stratosferico compenso che sarebbe previsto per la partecipazione di Celentano al festival di Sanremo, trecentomila euro al giorno con un tetto massimo di settecentocinquantamila euro, quello che tanti pensionati non riceverebbero in tre vite. E’ veramente assurdo. Non è in discussione la bravura professionale di Adriano Celentano che, indubbiamente, è un grande artista, ma l’inopportunità di un compenso così elevato che suona come uno schiaffo alla miseria. Questa vicenda dimostra che il canone Rai, imposto agli italiani dovrebbe essere cancellato, proprio per rendere la Rai più parsimoniosa”. Continua a leggere!

giovedì 19 gennaio 2012

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La Finanza negli uffici Standard & Poor's «Giudizi falsi su economia italiana»

MILANO - Da questa mattina la Guardia di finanza sta compiendo verifiche nella sede milanese dell'agenzia di rating Standard & Poor's di via S. Giovanni sul Muro, in centro. Gli accertamenti sono stati disposti dalla Procura della Repubblica di Trani. La magistratura di Trani ha da tempo in corso un'inchiesta nei riguardi di Standard & Poor's e Moody's (l'agenzia pochi giorni fa ha declassato il rating dell'Italia) accusate di aver manipolato il mercato con «giudizi falsi, infondati o comunque imprudenti» sul sistema economico-finanziario e bancario italiano. Nell'inchiesta ci sono sei indagati: tre analisti «con funzioni apicali» di S&P, uno di Moody's e i responsabili legali per l'Italia delle due agenzie. I tre analisti di S&P sono accusati, oltre che di «manipolazione del mercato», anche di «abuso di informazioni privilegiate» per aver «elaborato e diffuso», nei mesi di «maggio, giugno e luglio 2011 - anche a mercati aperti - notizie non corrette (dunque false anche in parte), comunque esagerate e tendenziose sulla tenuta del sistema economico-finanziario e bancario italiano». Gli accertamenti della Gdf sono eseguiti dal nucleo di Bari, su disposizione della Procura di Trani.

La replica: valutazioni indipendenti. «Standard and Poor's è sorpresa e costernata da queste indagini sulle sue valutazioni indipendenti. Le accuse fatte sono del tutto prive di fondamento e senza merito e con forza difenderemo le nostre azioni, la nostra reputazione e quella dei nostri analisti»,è la replica dell'agenzia di rating.

Procuratore Trani: non parlo. «Non ho nulla da dire, non parlo»: queste le sole dichiarazioni fatte per ora dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Trani, Carlo Maria Capristo, a proposito delle perquisizioni in corso a Milano in uffici di Standard & Poor's.

Inchiesta anche a Milano. Oltre al fascicolo aperto nei mesi scorsi dalla procura della Repubblica di Trani, si è acceso anche il faro della procura di Milano. Il 30 novembre scorso la Guardia di Finanza di Milano aveva avviato una verifica di routine sull'agenzia di rating e gli esiti di questi accertamenti sono arrivati in questi giorni sul tavolo del procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco, capo del pool economico della procura meneghina. Il magistrato, alla luce degli atti, dovrà quindi valutare se ci sono gli estremi per l'apertura di una inchiesta giudiziaria.

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mercoledì 18 gennaio 2012

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La Regione non si taglia gli stipendi mentre Monti cerca gli evasori

Il caso c'è, ma non si vede. Strana atmosfera martedì mattina in Consiglio regionale, una seduta convocata per eleggere il vice presidente dell'assemblea dopo le dimissioni di Franco Nicoli Cristiani, in carcere per le presunte tangenti, discutere alcune interrogazioni e vari mozioni.

Senonché la vicenda Ponzoni, esplosa il giorno prima, aveva fatto aumentare la tensione, con le opposizioni all'attacco della maggioranza. Si pensava che qualcosa sarebbe accaduto e invece... e invece, in Aula, il nome e la questione Ponzoni non sono echeggiate. Aleggiava, ma nessun riferimento. Nemmeno nel dibattito «politico» sul progetto di legge di iniziativa popolare sul trattamento economico dei consiglieri regionali.

Ma andiamo con ordine. Come annunciato, vice presidente del Consiglio è stato eletto il bergamasco Carlo Saffioti (Pdl) con 50 voti, l'opposizione ha votato scheda bianca; una preferenza (dal sapore ironico) hanno avuto anche Massimo Ponzoni e Nicole Minetti.
Il Consiglio ha poi bocciato - senza discuterla - la proposta di legge presentata dal Comitato Zero Privilegi, sostenuta da 12mila firme, per tagliare i costi della politica.

Ricordiamo che nel dicembre scorso il Consiglio ha approvato una nuova legge in materia, abolendo - fra l'altro - il vitalizio e l'indennità di fine rapporto. La maggioranza Pdl-Lega ha sostenuto che il progetto di iniziativa popolare è superato da quella legge: inutile, dunque, la sua analisi in Aula. Secondo l'opposizione invece - per approfondire l'argomento e recuperare credibilità alla politica - sarebbe stato giusto discutere comunque la proposta.
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venerdì 13 gennaio 2012

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Frode al fisco per 6 milioni:Sigilli a ville e aziende: sette arresti

SALERNO - Sette persone arrestate, beni per sei milioni di euro sequestrati. È il bilancio di una operazione condotta dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Salerno che ha individuato un gruppo societario di Vallo della Lucania operante nel settore edile che aveva messo in piedi una frode al fisco per sei milioni di euro ed la truffa ai danni del Monte Paschi Siena. I militari hanno sequestrato appartamenti, ville, uffici due aziende agricole e quote di due società per un valore di sei milioni di euro.

Emettevano e utilizzavano false fatturazioni, redigendo anche perizie immobiliari che consentivano di «gonfiare» il valore di alcuni terreni e di altri immobili, su cui poi venivano sviluppati progetti immobiliari, da vendere alle società di leasing appartenenti al gruppo bancario del Monte dei Paschi di Siena.

La truffa è stata scoperta dai finanzieri del comando provinciale di Salerno che stamani su disposizione della procura della Repubblica di Vallo della Lucania hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari e sequestrato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di sei milioni di euro.

Le misure cautelari hanno raggiunto un imprenditore di Vallo della Lucania, S.G. di 53 anni, la moglie D.A.B di 47 anni, un commercialista di Capaccio, B.T., un intermediario finanziario L.B. di Napoli, un architetto, perito del gruppo finanziario, L.A. di Capua (Caserta) e due imprenditori agricoli di Capaccio.

Per un collaboratore dell'imprenditore vallese, che resta il principale indagato, è scattato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutti risultano indagati per i reati di associazione per delinquere, truffa, frode fiscale per emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e falso, commessi nell'ambito di una serie di compravendite artificiose di immobili.

Il giro di fatturazioni false scoperto dalle fiamme gialle di Vallo della Lucania, che coinvolge dieci società operanti nel territorio campano e toscano, ammonta a circa 4 milioni di euro. La truffa consentiva al gruppo di ricevere ingenti finanziamenti da parte dell'istituto di credito, attraverso una sopravvalutazione di terreni e aziende agricole. Con l'apporto determinante di un consulente fiscale e di un broker finanziario operante per conto del gruppo bancario, il gruppo riconducibile all' imprenditore vallese, acquistava aziende agricole, società e terreni edificabili, di valore non elevato che poi venivano ceduti alle società di leasing sulla scorta di valori gonfiati, di perizie fittizie, predisposte da un architetto incaricato dalla banca, anche egli finito ai domiciliari.

Nel corso dell'operazione sono sequestrate anche diverse autovetture di lusso, tra le quali alcuni fuoristrada, una Porsche Panamera e una motocicletta di grossa cilindrata, immobili, tra cui appartamenti, ville ed uffici di proprietà degli indagati, due aziende agricole, una delle quali dedita all'allevamento bufalino, le quote di tre società di capitali nonchè le disponibilità finanziarie (denaro e titoli) presenti nei rapporti bancari intestati o comunque riconducibili alle persone fisiche e giuridiche coinvolte nelle illecite attività.

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giovedì 12 gennaio 2012

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FALLISCE 'SCATURCHIO':LA SFOGLIATELLA VA IN BANCAROTTA


NAPOLI - I finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli stanno eseguendo a Roma e Benevento 3 ordinanze di misure cautelari del divieto di esercitare attività imprenditoriali e il sequestro di una società, per bancarotta fraudolenta, di oltre 11 mln di euro, della famosa pasticceria «Scaturchio». Si tratta della pasticceria fondata nel 1905 e balzata agli onori della cronaca anche per aver servito pontefici e personalità politiche partecipanti al G7 tenutosi a Napoli nel 1994. Secondo i finanzieri, che hanno svolto indagini coordinate dalla procura della repubblica di Napoli, sono emerse «gravi responsabilità a carico degli indagati» che, «in concorso con i soci della storica azienda partenopea, hanno contribuito al depauperamento dei beni aziendali ai creditori sociali sottraendo anche consistenti somme al fisco, creando così un debito erariale per oltre 11 milioni di euro».

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mercoledì 4 gennaio 2012

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CORTINA, AUTO DI LUSSO CON DICHIARAZIONI DI 30MILA EURO. BLITZ NEI NEGOZI: INCASSI +400%


ROMA - È scattato un blitz per i proprietari di auto di lusso che, da quanto dichiarato al fisco, avrebbero seri problemi ad arrivare a fine mese, considerando il possesso dei veicoli. Controllate a Cortina le dichiarazioni dei proprietari di 251 auto di lusso di grossa cilindrata: su 133 intestate a persone fisiche, «42 appartengono a cittadini che fanno fatica a 'sbarcare il lunario', avendo dichiarato 30.000 euro lordi di reddito». Lo comunica l'Agenzia delle Entrate del Veneto. Non bastasse, dalle indagini sugli incassi nei negozi sono emersi numeri sconcertanti: fino al 400% in più rispetto a quanto registrato.

SUPER CAR E REDDITO BASSO Dei possessori di super-car in 42 hanno una dichiarazione dei redditi modesta: «meno di 30.000 euro lordi l'anno; altre 16 auto sono intestate a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi». Gli altri 118 superbolidi - riferisce ancora l'Agenzia delle Entrate del Veneto - sono intestati a società che sia nel 2009 sia nel 2010 hanno dichiarato in 19 casi di essere in perdita, mentre in 37 casi hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi.
«L'operazione - spiega l'Agenzia - fa parte della normale attività di presidio del territorio di competenza dell'Agenzia delle Entrate, svolta non solo in Veneto ma su tutto il territorio nazionale. L'esperienza e la professionalità dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate è tale per cui il controllo è stato effettuato con il minimo intralcio allo svolgimento dell'attività commerciale, evidenziato anche dagli episodi nei quali i funzionari sono stati addirittura scambiati per commessi dalla clientela».

I CONTROLLI NEI NEGOZI: "INCASSI A +400%" L'operazione messa in campo a Cortina lo scorso 30 dicembre, che ha impegnato 80 agenti per effettuare i controlli in soli 35 esercizi commerciali (su un totale di quasi 1.000 presenti nella località turistica delle Dolomiti), ha portato risultati e informazioni utili per il recupero dell'evasione. Gli incassi degli esercizi commerciali (alberghi, bar, ristoranti, gioiellerie, boutique, farmacie, saloni di bellezza, ecc), nel giorno dei controlli, riferisce l'Agenzia delle Entrate, sono lievitati rispetto sia al giorno precedente sia allo stesso periodo del 2010. In particolare, i ristoranti hanno registrato incrementi negli incassi fino al 300% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+ 110% rispetto al giorno prima), i commercianti di beni di lusso fino al 400% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+106% rispetto al giorno prima), i bar fino al 40% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+104% rispetto al giorno prima). Non sono mancati singoli episodi particolarmente significativi: un commerciante deteneva beni di lusso in conto vendita per più di 1,6 milioni di euro, senza alcun documento fiscale.

Interessanti secondo l'Agenzia delle Entrate anche i controlli sui possessori di 251 auto di lusso di grossa cilindrata. Su 133 auto intestate a persone fisiche, 42 appartengono a cittadini che fanno fatica a 'sbarcare il lunariò, avendo dichiarato meno di 30 mila euro lordi di reddito sia nel 2009 sia nel 2010, mentre 16 auto sono intestate a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi. Gli altri 118 superbolidi sono intestati a società che sia nel 2009 sia nel 2010 hanno dichiarato in 19 casi di essere in perdita, mentre in 37 casi hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi. L'operazione fa parte della normale attività di presidio del territorio di competenza dell'Agenzia delle Entrate, svolta non solo in Veneto ma su tutto il territorio nazionale. L'esperienza e la professionalità dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate è tale per cui il controllo è stato effettuato con il minimo intralcio allo svolgimento dell'attività commerciale, evidenziato anche dagli episodi nei quali i funzionari sono stati addirittura scambiati per commessi dalla clientela.
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lunedì 2 gennaio 2012

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Chiudiamo Equitalia, Lo dice Anche Beppe Grillo

L’ultima provocazione del comico genovese punta su Equitalia e si rivolge direttamente al presidente del Consiglio Mario Monti. Beppe Grillo fa riferimento agli attentati alle sedi di Equitalia di Foggia e Modena“si può dire tranquillamente che stiano per sostituire i tradizionali botti di San Silvestro con la differenza però che durano tutto l’anno”, scrive nel blog.
“Un avviso di pagamento di Equitalia è diventato il terrore di ogni italiano. Se non paga l’ingiunzione “entro e non oltre” non sa più cosa può succedergli. Non c’è umanità in tutto questo e neppure buon senso”. Con queste parole Beppe Grillo commenta il rapporto, sempre più teso, con Equitalia.
La soluzione che Grillo propone a Monti? La chiusura. “Monti riveda immediatamente il funzionamento di Equitalia, se non ci riesce la chiuda. Nessuno ne sentirà la mancanza"Dopo i nuovi attentati contro gli uffici di Foggia e Modena, Beppe Grillo torna a parlare di Equitalia e lo fa dal suo blog. Ma questa volta con toni moderati :«Se Equitalia è diventata un bersaglio bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze» .

La spiegazione comunque la abbozza lui stesso: Equitalia è l’incubo di ogni italiano.

«Un avviso di pagamento di Equitalia è diventato il terrore di ogni italiano - scrive nel suo blog il comico genovese leader del Movimento 5 Stelle - Se non paga l’ingiunzione “entro e non oltre” non sa più cosa può succedergli. Non c’è umanità in tutto questo e neppure buon senso. Monti riveda immediatamente il funzionamento di Equitalia, se non ci riesce la chiuda. Nessuno ne sentirà la mancanza».

Scatenati, e tutt’altro che moderati i commentatori dell’articolo che rivivono le loro esperienze con l’azienda, braccio operativo dell’Agenzia delle Entrate, e non mandano certo messaggi pacifici.

Una critica al comico arriva dall’esponente del Pd Debora Serrachiani che accomuna il comico a certe strategia della Lega: «Fomentare i sentimenti più torbidi e potenzialmente violenti per fare consenso è una tattica già sperimentata dalla Lega, ed evidentemente piace anche a Beppe Grillo. È un peccato, anche perché l’ex comico si poteva ritagliare un ruolo più propositivo di quanto non sia - conclude - cavalcare banalmente il malcontento».

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