mercoledì 18 gennaio 2012

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La Regione non si taglia gli stipendi mentre Monti cerca gli evasori

Il caso c'è, ma non si vede. Strana atmosfera martedì mattina in Consiglio regionale, una seduta convocata per eleggere il vice presidente dell'assemblea dopo le dimissioni di Franco Nicoli Cristiani, in carcere per le presunte tangenti, discutere alcune interrogazioni e vari mozioni.

Senonché la vicenda Ponzoni, esplosa il giorno prima, aveva fatto aumentare la tensione, con le opposizioni all'attacco della maggioranza. Si pensava che qualcosa sarebbe accaduto e invece... e invece, in Aula, il nome e la questione Ponzoni non sono echeggiate. Aleggiava, ma nessun riferimento. Nemmeno nel dibattito «politico» sul progetto di legge di iniziativa popolare sul trattamento economico dei consiglieri regionali.

Ma andiamo con ordine. Come annunciato, vice presidente del Consiglio è stato eletto il bergamasco Carlo Saffioti (Pdl) con 50 voti, l'opposizione ha votato scheda bianca; una preferenza (dal sapore ironico) hanno avuto anche Massimo Ponzoni e Nicole Minetti.
Il Consiglio ha poi bocciato - senza discuterla - la proposta di legge presentata dal Comitato Zero Privilegi, sostenuta da 12mila firme, per tagliare i costi della politica.

Ricordiamo che nel dicembre scorso il Consiglio ha approvato una nuova legge in materia, abolendo - fra l'altro - il vitalizio e l'indennità di fine rapporto. La maggioranza Pdl-Lega ha sostenuto che il progetto di iniziativa popolare è superato da quella legge: inutile, dunque, la sua analisi in Aula. Secondo l'opposizione invece - per approfondire l'argomento e recuperare credibilità alla politica - sarebbe stato giusto discutere comunque la proposta.

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