mercoledì 3 febbraio 2010

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In crisi anche la Coca-Cola 'Chiudiamo'

LA CRISI non risparmia neanche la Coca-Cola. Dopo Reggio Calabria, la multinazionale che produce la bevanda più diffusa del pianeta è pronta a lasciare anche Bari. Nel capoluogo pugliese, dove sono occupati 50 addetti fra operai e impiegati, i sindacati annunciano battaglia. Già ieri, le segreterie provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno organizzato assemblee di protesta. «Questa decisione - denuncia in una nota la Flai Cgil - dimostra come l' unica strategia messa in campo dalla Coca-Cola per fronteggiare la crisi economica sia quella delle dismissioni e dei licenziamenti di massa». Sindacati e azienda si incontreranno lunedì prossimo per verificare la possibilità di trovare soluzioni alternative alla chiusura dello stabilimento. Nel frattempo sono annunciate assemblee in tutte le sedi della multinazionale nel Mezzogiorno. «Il piano della CocaCola - avverte Ettore Ronconi, della Flai Cgil nazionale - va rispedito al mittente perché non è possibile che le multinazionali presenti nel nostro Paese colgano l' occasione utile della crisi per lasciare a casa i lavoratori e per abbandonare territori che vivono delle loro attività produttive». I sindacati non escludono un inasprimento della protesta. «Se nell' incontro di lunedì dovesse essere riconfermata la chiusura di Bari e il licenziamento dei lavoratori - annuncia - bloccheremo le produzioni».

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martedì 2 febbraio 2010

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SAN VALENTINO: la crisi colpisce anche gli innamorati

Mancano pochi giorni a S.Valentino, la festa degli innamorati. Un amore che, purtroppo, costa molto alle coppie, che anche quest'anno saranno costrette a spendere di più per festeggiare la ricorrenza. Da un'indagine dell'Adoc emerge, difatti, un rincaro. medio del 19,1% per i regali e le attività tipiche del 14 febbraio.
"Abbiamo registrato forti rincari su regali come biglietti d'auguri, del 33,3%, e fiori, del 25% - commenta Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - anche andare fuori a cena costerà di più rispetto al 2008, circa il 18%, si spenderanno in media 65 euro per due persone, ben 10 euro di differenza con lo scorso anno. Inoltre, i rincari nel settore ristorazione spingeranno molti romani a passare la festa tra le mura di casa, secondo le nostre stime circa il 46%. Una scelta che simboleggia le difficoltà economiche dei consumatori italiani, ridotti a trovare soluzioni lowcost per ogni situazione. Per quanto riguarda la scelta dei regali, i più gettonati, nonostante il costo, saranno i fiori, nell'82% dei casi, seguiti da cioccolatini, 60% delle scelte e da peluche, soprattutto tra le coppie più giovani. In crescita i prodotti per il benessere, una scelta "altruista", una possibile reazione allo stress causato dalla crisi. Si preferisce regalare qualche ora di relax e rilassamento che i soliti doni."
Dall'indagine dell'Adoc risulta che nel 39% dei casi l'innamorato spenderà al massimo 50 euro, solo il 7% si spingerà oltre i 200.
"Solo il 7% degli innamorati potrà permettersi di spendere oltre 200 euro per S.Valentino - continua Pileri - la maggior parte, il 69%, composto da coppie giovanissime e da coppie fino ai 30 anni d'età, non andrà oltre le 100 euro di spesa. Inoltre, bisogna considerare il fenomeno sms: saranno milioni i messaggini inviati con il cellulare, per un volume d'affari che noi stimiamo di almeno 15-18 milioni di euro."
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